Altea Altiora esce sconfitta 15.13 al quinto set nella tana del 2mila8 Volley Domodossola dopo aver condotto la gara 2.1, essersi procurata un match point nel quarto ma sopratutto dopo aver perso all’inizio del secondo set un elemento fondamentale come Francesco Castanò.
Traversi&C escono dal PalaSpezia con la consapevolezza di averci provato fino alla fine nonostante fossero venuti a mancare i punti che lo schiacciatore verbanese segnava costantemente a referto.
Il derby parte subito forte con i padroni di casa che impongono il ritmo e Verbania fatica a sciogliere la tensione, i servizi ossolani non permettono il regolare gioco al palleggiatore della Pallavolo Altiora e il set si chiude 18.25 per i padroni di casa.
Al cambio di campo il set è subito di chiave Altiora con i ragazzi di De Vito che dalla linea del servizio commettono innumerevoli errori. A metà set succede il dramma, in un contrasto a muro Castanò ha la peggio e tra le urla deve abbandonare il campo (e andare al pronto soccorso), i ragazzi reagiscono nel migliore dei modi e mantengono il vantaggio restituendo il 25.18
La gara è in equilibrio, i centrali Traversi e Betteo danno lo sprint finale alla propria squadra che si porta in vantaggio chiudendo 25.20 il terzo set.
Domodossola non ci sta, il palleggiatore ossolano trova in De Vito la chiave giusta per riaprire la gara, ma la forza di volontà verbanese è tale da non mollare e provarci fino in fondo, Betteo protagonista a muro ferma ripetutamente gli attaccanti di casa e Altea si porta sul 25.24 che vuol dire match point…purtroppo sprecato e cosi il set lo chiude il 2mila8.
Il tie break vede la partenza razzo di Altea Altiora che si porta sul 6.2, il rientro immediato di Piroia&C che volano sul 12.9 ma Verbania ci riprova e impatta sul 13.13 quando un ace di Cardoletti e un’attacco di Cuda chiudono la gara.
“Era destino che giocassimo questa gara senza Francesco – commenta il coach – posso solo lodare la prestazione dei miei che si son fatti valere nonostante i grossi problemi di formazione, una menzione particolare a Federico Chicco Liera, il più piccolo della banda (’97) che ha retto la pressione del derby fino alla fine. In oltre vorrei sottolineare le lacrime a fine gara di Francesco per non aver potuto dare il proprio contributo alla gara ma lacrime di gioia per aver visto i suoi compagni giocare per lui. Davvero ammirevole”